Piano di finanziamento Lingue di minoranza. Biennio 2018-2020
Presentazione dei progetti nel campo delle lingue di minoranza (art. 5 L. 482/1999) Scadenza 23 luglio 2018
(Allegati)
Il Miur promuove e supporta le iniziative progettuali elaborate dalle scuole, incentivando la collaborazione tra reti di scuole. A tal fine, annualmente pubblica i Piani di intervento e di finanziamento per realizzare progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti a una minoranza linguistica. Gli istituti del primo ciclo (comprendendo anche la scuola dell’infanzia) situati in “ambiti territoriali e sub-comunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche” sono invitati a presentare percorsi progettuali in rete per un biennio.
Il Ministero fornisce specifiche indicazioni per includere e valorizzare una fattiva cooperazione in rete delle scuole coinvolte in ciascun progetto. Per garantire la continuità di ogni proposta progettuale si richiede un’articolazione biennale, con monitoraggio in itinere e a conclusione del biennio.
I progetti vengono valutati in base ai seguenti criteri:
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insegnamento in orario curricolare della lingua minoritaria attuato da parte dei docenti della scuola, con idonee competenze linguistiche;
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utilizzo del metodo integrato di didattica veicolare che, garantendo il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze a tutti gli alunni, si avvalga della metodologia CLIL;
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produzione di materiali multimediali pedagogici e didattici trasferibili, anche con approccio ludico. La trasferibilità va intesa, non solo come diffusività del prodotto ma soprattutto come innovazione metodologica e innovatività dei processi;
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collaborazione plurilingue al fine di stimolare uno scambio tra realtà linguistiche e culturali diverse presenti in uno stesso territorio o in territori diversi;
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verifica delle competenze e valutazione delle abilità, capacità e conoscenze acquisite, tramite l’utilizzo di modelli come griglie, schede, diari di classe o di bordo, facilmente utilizzabili e trasferibili ad altri contesti minoritari;
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collaborazione in rete e rappresentatività nel territorio attraverso un’ampia e consapevole sinergia con gli Enti locali, attestata da protocolli d’intesa o convenzioni con istituzioni, associazioni, centri di ricerca, università;
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produzione di musiche, suoni e canti che caratterizzano le nostre lingue di minoranza.