L’Educazione Civica, reintrodotta nel sistema scolastico italiano con la legge n. 92 del 2019, ha come obiettivo principale quello di formare cittadini responsabili, consapevoli e attivamente partecipi alla vita civica, culturale e sociale delle loro comunità. Essa promuove una piena comprensione dei diritti e dei doveri, nonché il rispetto delle regole che regolano la convivenza civile, contribuendo alla costruzione di una società più equa, coesa e democratica.
Questa disciplina, per sua natura trasversale, si integra nei curricoli di diverse materie scolastiche.
Tale carattere interdisciplinare risponde alla necessità di diffondere e tutelare valori fondamentali per la collettività, e al tempo stesso di fornire agli studenti competenze trasversali che li rendano cittadini attivi e responsabili. In questo contesto, l’Educazione Civica diventa una componente essenziale per lo sviluppo di una coscienza critica e per il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità.
Un ulteriore passo avanti in questa direzione è stato compiuto il 7 settembre 2024, con l’emanazione, da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), del Decreto contenente le Nuove Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica.
EDUCAZIONE AL RISPETTO
La parità di genere trova il suo fondamento nell'articolo 3 della Costituzione italiana, che recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Tuttavia, il percorso per tradurre questo principio in norme concrete è stato lungo e complesso, caratterizzato da significativi passi avanti legislativi volti a garantire l’uguaglianza tra uomini e donne.
Tra le norme più importanti si annovera la Legge n. 66 del 1963, che ha sancito il diritto delle donne di accedere, attraverso concorso, a tutte le cariche, professioni e impieghi pubblici, inclusa la magistratura, senza alcuna limitazione nella progressione di carriera. Successivamente, un ulteriore progresso si è avuto con la Legge Anselmi n. 903 del 1977, fortemente voluta dall’allora Ministro del Lavoro Tina Anselmi, che ha posto il divieto di ogni forma di discriminazione tra i sessi nel mondo del lavoro, garantendo pari opportunità tra uomini e donne a qualsiasi livello professionale.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla Legge Gribaudo n. 162 del 2021, che ha ampliato le tutele antidiscriminatorie e introdotto misure incentivanti e un sistema di monitoraggio per le aziende impegnate nella promozione della parità di genere.
Il ruolo dell’educazione nel superamento delle disuguaglianze di genere
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha intrapreso diverse iniziative per affrontare le disuguaglianze strutturali di genere, mirando a sensibilizzare le nuove generazioni sul tema degli stereotipi e delle discriminazioni. Uno degli obiettivi centrali è favorire una riflessione critica tra gli studenti, anche in relazione alla scelta del percorso di studi o della futura professione, affinché essa sia libera da pregiudizi di genere.
Un documento fondamentale in tal senso è il Piano Nazionale per l’Educazione al Rispetto, emanato dal MIUR nell’anno scolastico 2017/2018. Questo piano promuove azioni educative e formative in tutte le istituzioni scolastiche, finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, all’interno del più ampio quadro dell’educazione alla cittadinanza attiva e globale.
Recentemente, l’8 gennaio 2025, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con la Fondazione Cecchettin per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Questo accordo mira a promuovere percorsi di sensibilizzazione per gli studenti, con particolare attenzione alla diffusione della cultura del rispetto e alla costruzione di relazioni interpersonali sane.
RAPPRESENTANZA STUDENTESCA – LA CPS-CONSULTA PROVINCIALE STUDENTESCA
La Consulta Provinciale degli Studenti (CPS) è l’Organo istituzionale di rappresentanza degli studenti presso gli Ambiti Territoriali, gli Uffici Scolastici Regionali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Le CPS svolgono una funzione consultiva per il Ministero, fornendo indicazioni, suggerimenti e contributi sulle tematiche che riguardano il mondo scolastico e le politiche educative. Istituite a norma del DPR 567/96 e successive modifiche, le CPS sono organizzate su base provinciale e hanno la loro sede presso gli Ambiti Territoriali di competenza. Ogni Consulta è composta da due rappresentanti per ciascun Istituto Secondario di II Grado della provincia, eletti dagli studenti dell’Istituto con cadenza biennale. Le elezioni si svolgono entro il 31 ottobre dell’anno in cui scade il mandato dei membri in carica.
Organizzazione e Funzionamento
Ogni CPS elegge al suo interno un Presidente e successivamente si articola in commissioni tematiche (es. cultura, sport, politiche giovanili). Le attività delle CPS sono supportate da un docente Referente in servizio presso gli Ambiti Territoriali. Questo docente rappresenta l’Amministrazione scolastica, fornisce consulenza giuridica all’Organo, con ruolo di assistenza nelle questioni burocratiche e istituzionali.
Per approfondimenti si può consultare anche la sezione del sito web del MIM dedicata alla CPS:
http://www.spazioconsulte.it/webi/it/cosa-sono-le-consulte/
PREVENZIONE E CONTRASTO AI FENOMENI DI BULLISMO/CYBERBULLISMO
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) è da anni in prima linea nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, considerati emergenze sociali che richiedono risposte tempestive e coordinate.Le strategie adottate dal MIM si basano su un approccio integrato e multidisciplinare, coinvolgendo diversi attori sociali e educativi. Tra questi figurano le comunità educanti (scuole, docenti, educatori), le famiglie, le istituzioni, le forze dell’ordine e le associazioni dei territori.
Gli interventi legislativi
- Legge n. 107/2015 ("La Buona Scuola")
- Questa legge ha introdotto lo sviluppo e il potenziamento delle competenze digitali come priorità strategica del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). L’obiettivo è promuovere un uso critico e consapevole dei social network e dei media digitali, sensibilizzando i giovani all’importanza di un comportamento etico e responsabile online.
- Legge n. 71/2017 (nota come "Legge Picchio")
- Ispirata da un drammatico caso di cronaca, questa legge rappresenta un punto di riferimento normativo nella tutela delle nuove generazioni. Tra le sue disposizioni chiave vi sono:
- La possibilità di rimuovere rapidamente contenuti lesivi pubblicati online.
- L’istituzione della figura del Referente scolastico per il bullismo e il cyberbullismo.
- La previsione di provvedimenti di ammonimento per i responsabili di atti di cyberbullismo.
- Successivamente, con la Legge n. 70/2024, la normativa è stata ampliata per includere anche i comportamenti di bullismo tradizionale, rafforzando così la protezione contro ogni forma di violenza o sopruso.
- Il progetto Generazioni Connesse, che offre risorse e strumenti per promuovere la sicurezza online.
- La piattaforma E.L.I.S.A. (E-learning per gli Insegnanti sulle Strategie Antibullismo), dedicata alla formazione del personale scolastico.
- Legge n. 234/2021
- Questa legge ha previsto lo stanziamento di fondi dedicati al contrasto del cyberbullismo, con la successiva emanazione di decreti che assegnano le risorse agli Uffici Scolastici Regionali per finanziare progetti locali di prevenzione.
- D.M. 18/2021 – Prot. 482/2021
- Il decreto ha aggiornato le Linee Guida per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo, originariamente introdotte nel 2017. Il documento rappresenta uno strumento essenziale per dirigenti scolastici, docenti e operatori, fornendo indicazioni pratiche per comprendere, prevenire e gestire episodi di bullismo in tutte le sue forme.
EDUCAZIONE FINANZIARIA
Secondo la definizione dell’OCSE, l’Educazione Finanziaria comprende non solo la conoscenza e la comprensione dei concetti e dei rischi legati al mondo finanziario, ma anche l’acquisizione di competenze, motivazione e fiducia necessarie per applicare tali conoscenze. L'obiettivo è consentire agli individui di prendere decisioni finanziarie informate ed efficaci in vari contesti, contribuendo così a migliorare il benessere economico personale e collettivo e favorendo una partecipazione consapevole alla vita economica della società.
Il principale scopo dell’educazione finanziaria è quindi quello di fornire strumenti educativi che aiutino i cittadini a diventare informati, responsabili e consapevoli nelle loro scelte finanziarie. In questo contesto, la Scuola riveste un ruolo centrale quale ambiente ideale per promuovere una solida alfabetizzazione finanziaria. L’obiettivo formativo si focalizza, inoltre, sull’importanza di valutare attentamente le opportunità e le conseguenze delle proprie scelte finanziarie, non solo dal punto di vista individuale ma anche collettivo.
Attraverso un approccio sistematico e multidisciplinare, l’educazione finanziaria non si limita a preparare gli studenti a gestire i propri fondi, ma mira a formarli come cittadini attivi, capaci di contribuire in modo positivo e responsabile al progresso economico e sociale della comunità in cui vivono.
Referente Regionale: Barbara Coviello
Telefono 0971/449924
E-mail Barbara.Coviello2@istruzione.it
Scuola-Polo: I.I.S. Da Vinci-Nitti di Potenza – C.M. PZIS02400X
Telefono 0971/36189
E-mail pziS02400x@istruzione.it
Approfondimenti:
- Educazione Civica e Cittadinanza Attiva:
Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica; Educazione alla legalità - Miur; Cittadinanza e Costituzione - Miur; - CPS-Consulta Provinciale degli Studenti -DPR 567/96:
https://iostudio.pubblica.istruzione.it/documents/11039/26431/DPR_567.pdf/794cbc77-8096-4f9e-a2b3-db0eda46a3e1 - Educazione al Rispetto:
Legge 903/1977: https://www.associazionedeicostituzionalisti.it/old_sites/sito_AIC_2003-2010/materiali/atti_normativi/XIII/pdf/l1977_00903.pdf; - Piano Nazionale di educazione al Rispetto:
https://www.mim.gov.it/documents/20182/0/Piano+Nazionale+ER+4.pdf/7179ab45-5a5c-4d1a-b048-5d0b6cda4f5c?version=1.0; - Protocollo MIM-Fondazione Cecchettin:
https://www.mim.gov.it/documents/20182/0/Protocollo+MIM+-+Fondazione+Giulia+Cecchettin.pdf/b8e74da7-9c12-19b2-0e3d-683dd5d5a134?version - Prevenzione e contrasto del bullismo/cyberbullismo:
https://www.mim.gov.it/linee-guida-prevenzione-e-contrasto;
https://www.generazioniconnesse.it/;
https://www.piattaformaelisa.it/;
https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/files/scheda_legge_71.pdf;
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2024-05-17;70 - Educazione economica e finanziaria:
https://www.quellocheconta.gov.it/export/sites/sitopef/modules/linee_guida/Linee-guida-giovani.pdf;
Educazione Finanziaria - MEF Dipartimento del Tesoro;
https://www.mimit.gov.it/it/mercato-e-consumatori/tutela-del-consumatore/educazione-finanziaria;
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/03/12/24G00041/SG