Gli esperti individuano i comportamenti alimentari scorretti come fattori primari di rischio - insieme a fumo, alcol e inattività fisica – per le malattie croniche più frequenti nel nostro paese. L’impegno sul piano dell’educazione alimentare diventa quindi prioritario. Affinché gli interventi risultino significativi, tuttavia, è necessario promuovere la Cultura alimentare mediante un approccio sistemico.
Il ruolo della scuola
La scuola, grazie alla propria presenza nel territorio, alla ricchezza interculturale, al dialogo e all’osservazione quotidiana con i ragazzi, si propone come istituto che prima di ogni altro può sostenere un’efficace educazione alimentare. Attraverso interventi interdisciplinari e percorsi mirati, la scuola può guidare i giovani a riappropriarsi dell’atto alimentare, e a esplorarne, in senso emotivo e culturale, la complessità. Il tutto senza dimenticare la necessità dell’attività fisica (motoria, ludica o sportiva che sia).
Una nuova consapevolezza per le giovani generazioni
Attraverso l’educazione alimentare, la scuola contribuisce a far crescere, soprattutto nelle giovani generazioni, la consapevolezza del quotidiano esser parte di una comunità, locale e globale. È essenziale che i giovani acquisiscano, per se stessi e per la collettività, una nuova sensibilità ai temi della sostenibilità, del benessere personale e collettivo, e all’adozione di corretti stili di vita. È indispensabile, inoltre, che i giovani siano attenti ai diversi fattori in gioco:
- la prevenzione
- la comprensione del processo di nutrizione personale
- la necessità di tutelare territori produttivi, filiere e sistemi alimentari
- la stagionalità e tipicità dei prodotti alimentari
- uno stile di consumo responsabile.
È, infine, fondamentale che imparino a contenere gli sprechi e l’uso di risorse non rinnovabili o difficilmente smaltibili, e che comprendano i contesti economici, etici e sociali entro i quali si muove nel suo complesso il Sistema cibo.
Dalla nutrizione all’educazione alimentare
I temi della food safety e food security (salubrità e sicurezza alimentare) sono di grande attualità e, assieme agli obblighi nazionali e comunitari, sono sempre più oggetto di uno studio attento e di una riflessione collettiva e continuativa. Tale riflessione deve seguire percorsi interdisciplinari e interculturali per educare allo sviluppo sostenibile (sostenibilità ecologica, sociale ed economica), alla solidarietà, alla pace, alla legalità. In particolare, l’idea della “sostenibilità”, cioè l’impatto che le produzioni agroalimentari hanno sull’ambiente e sull’organizzazione sociale, deve entrare a far parte – come parametro imprescindibile - del concetto odierno di qualità del cibo. Con un’attenzione speciale anche gli aspetti etici della produzione e del consumo. Ciò significa uscire da un approccio focalizzato spesso sulla sola nutrizione, per trovare una nuova chiave che – attraverso il lavoro sui molteplici aspetti valoriali del cibo e dell’alimentazione - garantisca la significatività e l’efficacia dell’educazione alimentare. Una sfida complessa e stimolante alla quale tutto il sistema educativo di istruzione e di formazione è chiamato a dare risposte.