La Scuola in Ospedale garantisce, alle bambine e i bambini come alle ragazze e ai ragazzi ricoverati, il diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, nonostante la malattia. Consente la continuità degli studi e permette agli aunni e alle famiglie di continuare a sperare, a credere e a investire sul futuro. Scopo principale delle attività svolte con i degenti in età scolare, che si trovano ricoverati in ospedale, è aiutarli a intraprendere un percorso cognitivo, emotivo e didattico che permetta di mantenere i legami con il proprio ambiente di vita scolastico. La Scuola in Ospedale è riconosciuta e apprezzata in ambito sanitario come parte integrante del programma terapeutico. Sono presenti sul territorio nazionale 167 sezioni ospedaliere che vedono coinvolti 765 docenti.
I numeri della Scuola in ospedale
La Scuola in ospedale è uno dei punti di eccellenza del sistema nazionale di Istruzione. Nel 2017/2018 ne hanno usufruito 68.900 studenti, prevalentemente della Scuola dell’infanzia e primaria (oltre il 70%) e quasi 6.000 della Scuola secondaria di II grado, con l’ausilio di 740 docenti. Il servizio è attivo su tutto il territorio nazionale, le Regioni maggiormente coinvolte sono Campania, Lazio, Liguria e Sicilia.
Il servizio e i numeri dell’Istruzione domiciliare
Il servizio di Istruzione domiciliare può essere destinato a studenti di ogni ordine e grado sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni, anche non continuativi. Nel 2017/2018 hanno usufruito di questo servizio 1.306 alunni, per un totale di 64.715 ore di Istruzione domiciliare.
Il nuovo Portale Nazionale per la Scuola in ospedale
Il nuovo Portale Nazionale per la Scuola in ospedale e l’Istruzione domiciliare è uno strumento indispensabile per fornire alle famiglie degli alunni ricoverati, in ospedale o a domicilio, tutte le informazioni sul servizio scolastico. Sostiene l’impegno dei docenti con l’uso delle tecnologie. Consente, inoltre, alle scuole di realizzare le migliori strategie inclusive, anche attraverso un collegamento puntuale degli alunni con le classi di appartenenza. È un archivio di materiali, di documenti e delle esperienze più significative. Permette al Miur, infine, di monitorare i dati e le risorse.