Diritto allo studio

Argomenti

  1. Risorse finanziarie
  2. Norme e principi
  3. Vittime terrorismo e criminalità organizzata

Il comma 181 punto f della legge 107 del 2015, conosciuta come “la buona scuola”, lascia in delega al Miur la garanzia dell'effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale attraverso la definizione dei livelli essenziali  delle prestazioni,  sia  in  relazione  ai  servizi   alla   persona, con particolare attenzione alle condizioni di disagio, sia in  relazione ai servizi strumentali.

Tra i compiti della Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione vi è la fornitura gratuita dei libri di testo a alunni e studenti meno abbienti. La normativa che regola tali sovvenzioni consiste nell’art. 27 della legge 448 del 23 dicembre 1998.

I fondi destinati alla fornitura gratuita dei libri di testo, assegnati al Ministero dell’interno, vengono distribuiti tra le regioni dal Miur con un decreto direttoriale.

La distribuzione dei fondi, aggiornata ogni anno, si basa sul numero degli alunni iscritti nelle scuole delle singole regioni e sui dati sul reddito forniti dall’Istat. La ripartizione dei fondi dell’anno scolastico 2016/2017 può essere verificata consultando il decreto 587 del 27 giugno 2016.

La Direzione dispone anche dei fondi per l’acquisto di libri di testo ed altri strumenti didattici, anche digitali, per alunni e studenti che rientrano nella scuola dell’obbligo. Tali fondi, stanziati per tre anni (2016, 2017 e 2018), sono previsti dal comma 258 della legge di stabilità 2016, che definisce come base per i criteri di assegnazione del contributo l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee).

Inoltre, la Direzione dispone dei fondi stanziati per le borse di studio per le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Le sovvenzioni sono destinate anche ai figli delle vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere. Le borse di studio vengono assegnate annualmente dalla Presidenza del consiglio.

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