VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La recente riforma sul voto di comportamento, Legge n.150/2024, introduce significative modifiche nella valutazione degli alunni, differenziando le norme a seconda dei vari gradi di istruzione: scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
La legge sul voto in condotta è stata introdotta come risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza nelle scuole e al comportamento degli studenti valorizzando l'importanza della responsabilità individuale e del rispetto reciproco come obiettivi fondamentali della riforma.
Scuola primaria
Valutazione: gli alunni della scuola primaria continuano a ricevere giudizi sintetici per la valutazione del comportamento. Non c’è una valutazione in decimi.
Scuola secondaria di primo grado
Valutazione in decimi: a partire dall'anno scolastico 2024/2025, nelle scuole secondarie di primo grado la valutazione del comportamento viene espressa con voti in decimi.
Gli alunni ai quali viene attribuito un voto inferiore a 6 nel comportamento non saranno ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato. Questo voto può essere attribuito per comportamenti gravi e reiterati durante l'anno scolastico.
Scuola secondaria di secondo grado
Valutazione in decimi: nelle scuole secondarie di secondo grado la valutazione del comportamento continua ad essere espressa con voti in decimi.
Sospensione del giudizio: un voto pari a 6 nel comportamento comporta la sospensione del giudizio e l’assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. La mancata presentazione dell'elaborato determina la non ammissione all'anno successivo.
Solo gli studenti con un voto pari o superiore a 9 nel comportamento possono ricevere il punteggio massimo nel credito scolastico, influenzando così il voto finale di maturità.