Viaggio della Memoria, rinnovata
intesa MIUR-Unione delle Comunità Ebraiche
Circolare congiunta con il Consiglio Superiore della Magistratura per l’inaugurazione dell’anno giudiziario
Fedeli: “Bisogna imparare a riconoscere il male per debellarlo”
Rinnovata l’intesa fra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) per la memoria e la didattica della Shoah nelle scuole italiane. La firma è stata apposta ieri, a Cracovia, nella sinagoga di Tempel, dalla Ministra Valeria Fedeli e dalla Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni. “Si tratta di un’intesa che rinnoviamo con convinzione - ha spiegato Fedeli - e che quest’anno metterà a disposizione delle scuole seminari, materiali, iniziative e anche un portale dedicato alla pubblicazione di buone pratiche e supporti didattici per l’educazione su questi temi. Il MIUR invierà poi alle scuole un documento molto importante: apposite Linee guida per la didattica della Shoah, pensate per supportare le e i docenti nella trasmissione di una memoria che va esercitata attivamente, in maniera costante e responsabile, per far sì che nel presente non si ripropongano più attentati ai diritti e alla dignità della persona umana”.
Sempre ieri è stata firmata anche la circolare congiunta fra il MIUR e il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), rappresentato dal Vice Presidente Giovanni Legnini, per la “Promozione delle attività di sensibilizzazione e formazione nelle scuole sui temi di studio e ricerca della Shoah” in collaborazione con i magistrati italiani. “La collaborazione tra diversi soggetti educativi e istituzionali è di significativa importanza per trasmettere alle giovani generazioni l'importanza della Memoria della Shoah e per dare un segnale forte riguardo alla necessità sempre attuale di contrastare ogni genere di discriminazione fondata sull’etnia e sulla religione”, spiega la circolare che è la prima di questo tipo mai siglata tra MIUR e CSM. “Sostenere la scuola nella formazione di cittadine e cittadini attivi e partecipi, consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri, diffondere i valori della Costituzione, sono gli obiettivi e i temi che si ritiene prioritario proporre per l’anno scolastico 2017/2018”. MIUR e CSM annunciano poi alle scuole che nell’apertura del prossimo Anno giudiziario presso le Corti d’Appello saranno coinvolte le scuole, le studentesse e gli studenti “proprio nel momento solenne di resoconto e presentazione del lavoro delle Corti e degli Uffici del Distretto ai magistrati, agli avvocati, alle altre istituzioni ed ai cittadini”.
Le due firme sono state apposte nel corso dell’annuale Viaggio della Memoria organizzato dal MIUR con oltre cento studentesse e studenti provenienti da tutta Italia. Fra questi, le ragazze e i ragazzi di Norcia, la cui scuola è stata danneggiata dal terremoto, una piccola delegazione della scuola secondaria di I grado di Sant’Anna di Stazzema, che sorge nel luogo che fu teatro della strage, e le studentesse e gli studenti delle scuole premiate per progetti legati alla memoria della Shoah in arrivo da Novara, Bologna, Roma, Vibo Valentia e Maratea. La sopravvissuta Andra Bucci ha messo a disposizione la sua testimonianza. Presenti anche rappresentanti di Rom, Sinti e Camminanti.
“Ogni anno il Miur organizza questo Viaggio per non dimenticare, un momento di incontro delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi con la storia, sui luoghi dove la storia si è verificata - ha detto la Ministra Fedeli -. Quest’anno avremo un programma di iniziative per tutto l’anno perché non è solo per un giorno che dobbiamo ricordare”. Un programma rafforzato anche in occasione di due importanti ricorrenze: i 70 anni della nostra Costituzione e gli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali.
“L’Olocausto - ha ricordato la Ministra alle ragazze e ai ragazzi che partecipano al viaggio - non è il risultato di una follia, dell’irrazionalità di singoli individui. Quella terribile fabbrica della morte si alimentava delle volontà e delle azioni di donne e uomini comuni che supportavano l’ideologia nazista. Donne e uomini comuni come potremmo essere noi qui oggi adesso. Non siamo immuni dal male e dobbiamo saperlo”.