Roma, 8 febbraio 2017
Studenti e atleti? Ora si può!
Lezioni on line e tutor: il programma sperimentale
per conciliare studio e agonismo arriva in tutte le scuole
Già 415 studentesse e studenti coinvolti
Fedeli: “Progetto importante: sport e scuola
non devono essere inconciliabili”
Toccafondi: “Stiamo dando un supporto concreto all’istruzione
delle giovani e dei giovani atleti di alto livello”
Conciliare l’attività agonistica con lo studio, la vita da studente con quella da atleta ora sarà possibile grazie al nuovo programma sperimentale previsto dalla legge Buona Scuola che ha preso il via ufficialmente da quest’anno scolastico, registrando già 415 studentesse e studenti degli istituti secondari di II grado.
Il programma, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie A e CIP, è stato presentato questa mattina dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, dal Sottosegretario Gabriele Toccafondi, dal Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini, dal Direttore Generale della Lega Serie A Marco Brunelli, dal Presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli e dall’amministratore delegato di Alfabook (società di Olivetti – Gruppo TIM) Roberto Murgia.
Attualmente sono 415 le studentesse e gli studenti coinvolti, 187 gli istituti distribuiti in 17 Regioni, con una maggiore concentrazione in Lombardia 23%, Lazio 18% e Piemonte 11%. Ogni studentessa e ogni studente sarà seguito da un tutor scolastico (209 quelli disponibili) e da un tutor sportivo (315 in totale), 45 sono le discipline sportive rappresentate, suddivise in 37 federazioni. Calcio (96 studenti), nuoto (49), atletica leggera (40), basket (35) e canoa (24) sono gli sport più praticati dai partecipanti al programma di studio sperimentale. Il 73% degli iscritti segue un percorso di istruzione liceale, il 20% tecnico e il 7% professionale. Le classi III (33%) e le IV (26%) risultano quelle con maggiori adesioni.
Gli istituti avranno a disposizione un programma che prevede due modalità di studio: quella base e quella avanzata, che, oltre al Programma Formativo Personalizzato, prevede anche l’utilizzo di una piattaforma digitale come strumento integrativo della didattica in caso di assenze prolungate.
La piattaforma digitale che verrà utilizzata, Scuolabook Network, è erogata da Alfabook (società Olivetti del gruppo TIM) e viene messa a disposizione da Lega Serie A in modo del tutto gratuito nell’ambito del progetto Websport 3.60. La piattaforma conterrà integrazioni ai libri di testo, consentirà la creazione e condivisione di materiali, corsi e prove e l’assegnazione dei compiti, nonché la creazione di gruppi di lavoro in una logica collaborativa e di condivisione, la mappatura e la valutazione delle competenze.
Nel corso della presentazione, hanno portato la loro esperienza di studenti e atleti Carolina Amato (17 anni), atleta di karate, iscritta al III anno del Liceo Classico “Pilo Albertelli” di Roma; Mattia Cardia (17 anni), atleta paralimpico di atletica Leggera, iscritto al III anno del Liceo Scientifico “Marconi – Lussu” San Gavino Monreale (CA); Massimo Di Martire (17 anni), giocatore di pallanuoto, iscritto al IV anno del Liceo Scientifico “S. Francesco Niti” di Napoli; Alessandro Murgia (21 anni), centrocampista della Lazio, diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing presso l’Istituto Leon Battista Alberti di Roma; Andrea Pinamonti (18 anni) attaccante dell’Inter, iscritto al IV anno dell’“Istituto Milano” indirizzo scienze umane; Giacomo Satalino (18 anni), terzo portiere della ACF Fiorentina, iscritto al IV anno del Liceo Scientifico-indirizzo Sportivo della Fiorentina School.
“Lo sport - ha sottolineato la Ministra Valeria Fedeli - è una componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo. Stiamo avviando un progetto importante: sport e scuola non devono essere inconciliabili. Obiettivo di questo programma sperimentale è non lasciare indietro nessuno ed evitare che studentesse e studenti proiettati verso una carriera di eccellenza incontrino difficoltà tali da portarli a rinunciare allo studio. È un vero e proprio programma di contrasto dell’abbandono scolastico. Dobbiamo prenderci cura di queste studentesse e di questi studenti e far sì che possano perseguire due obiettivi ugualmente importanti: i risultati sportivi e il completamento della propria formazione”.
“Con questo modello di formazione vogliamo introdurre una didattica nuova in grado di offrire un supporto concreto all’istruzione delle giovani e dei giovani atleti di alto livello iscritti negli Istituti secondari di secondo grado statali e paritari” ha spiegato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi. “Non sono pochi le studentesse e gli studenti che, praticando attività agonistica ad alti livelli, incontrano notevoli difficoltà nel frequentare regolarmente le lezioni scolastiche e scelgono poi di abbandonare il percorso di studi. La nostra volontà è quella di eliminare il tasso elevato di dispersione scolastica che colpisce in particolare questa categoria di giovani – ha proseguito Toccafondi - Noi continuiamo perciò su questa strada, mettendo a disposizione dei ragazzi ambienti e percorsi scolastici sempre più accessibili, poiché la scuola a portata di tutti è anzitutto un diritto degli studenti. Da oggi, però, non si hanno più scuse per non aprire i libri quando si pratica attività agonistica, ai ragazzi non faremo sconti sul programma di studio che sarà uguale a quello dei loro compagni di classe” ha concluso il Sottosegretario.
"Siamo finalmente giunti alla fase di avvio del progetto Websport 3.60 fortemente voluto dalla Lega Serie A, in collaborazione con il Miur, con il Coni e con il Cip, volto alla sperimentazione di percorsi didattici innovativi - ha dichiarato il Direttore Generale della Lega Serie A Marco Brunelli - L’obiettivo è quello di aiutare i giovani atleti delle nostre Società a conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi ottimizzando i tempi, sfruttando appieno tutte le loro potenzialità, intellettuali e calcistiche, e riducendo il più possibile il loro abbandono scolastico".
"Questo è un progetto che, collaborando con il Miur, vogliamo fortemente portare avanti – ha affermato il Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini - Sottolineo che 37 federazioni vi aderiscono, vuol dire la partecipazione di tutto il tessuto sportivo italiano, e la partecipazione del CIP, con dei ragazzi che quindi vivono un problema aggiuntivo.
Sono convinto che andando avanti, grazie al Miur, a noi stessi che ci mettiamo un grande impegno, alle società sportive che vivono accanto ai ragazzi nel quotidiano e grazie alle famiglie, i primi dirigenti dello sport italiano, con questo progetto avremo dei campioni che ci onoreranno alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi e, sicuramente, dei cittadini migliori”.
“Scuolabook Network – ha dichiarato l’amministratore delegato di Alfabook, Roberto Murgia - nasce con l'obiettivo di agevolare la didattica, portandola ovunque si trovino gli studenti. Siamo quindi entusiasti di mettere a servizio dei giovani campioni di domani, e dei loro insegnanti, la nostra piattaforma. La partecipazione al progetto conferma l’impegno del Gruppo TIM nello sviluppo e nella diffusione di soluzioni tecnologiche innovative a supporto dei processi di digitalizzazione della scuola".
“È con grande entusiasmo che accolgo la notizia riguardante la sperimentazione didattica a sostegno degli studenti-atleti di alto livello – ha commentato il Presidente del CIP Luca Pancalli - Un progetto importante, di qualità, finalizzato a fornire un supporto ai ragazzi che praticano una disciplina sportiva e che ci riguarda da vicino. Ringrazio la Ministra Fedeli, a tal proposito, per la sensibilità e l’attenzione che ha mostrato nei nostri confronti. È significativo, infatti, sottolineare un’iniziativa che riguarda e coinvolge anche il movimento sportivo paralimpico, elevato, in questo modo, a pari dignità con il mondo olimpico anche nell’ambito dello sport in un contesto scolastico. Un sostegno fondamentale nel processo di crescita di un giovane che si cimenta in una disciplina, ancora più significativo – ha aggiunto Pancalli - per una ragazza e un ragazzo disabili, per i quali lo sport rappresenta lo strumento per scardinare muri e per creare un vero e proprio processo di inclusione sociale, un’integrazione reale e sempre più concreta. Un primo passo verso quel contagio virtuoso della società che passa anche e soprattutto attraverso l’esempio che questi ragazzi forniscono in ambito sportivo”.