“Sul fronte dell'edilizia scolastica negli ultimi anni c'è stata una vera svolta, come testimoniano i dati che il Ministero ha fornito e che sono stati illustrati in Conferenza stampa a Palazzo Chigi lo scorso 18 luglio". Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.
"Il governo Renzi e quello Gentiloni hanno dato un segnale importantissimo, mettendo i campo e portando avanti un piano di investimenti serio e strutturale, attivando per la prima volta, dopo quasi venti anni di attesa, l’Anagrafe e l'Osservatorio sull'edilizia scolastica, agendo non solo sul piano della sicurezza, ma finanziando anche la creazione di ambienti di studio innovativi che favoriscano l'apprendimento", aggiunge la Ministra.
"Abbiamo - spiega - oltre 9 miliardi a disposizione per migliorare il patrimonio edilizio e rendere le scuole più belle e sicure. Non sono mai state stanziate tante risorse. Molte di queste sono già state spese, le altre sono tutte già impegnate e saranno utilizzate per migliorare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Questo grazie ad una precisa programmazione. La sicurezza e l’accessibilità delle nostre scuole sono funzionali all’apprendimento delle nuove generazioni. La scuola è per le nostre ragazze e i nostri ragazzi una seconda casa. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo. E l'azione messa in campo in questi anni dimostra che c'è una grande e rinnovata attenzione alle esigenze e ai diritti delle studentesse e degli studenti".
"Oltre al cambiamento di rotta sui fondi siamo intervenuti anche sulla governance. E non è stato un aspetto secondario. Stanziare risorse - sostiene la Ministra Fedeli - non basta: bisogna governare il processo di spesa, renderlo efficiente, avere a disposizione dati aggiornati per individuare le priorità. Ed è quanto abbiamo fatto grazie ad una nuova governance integrata. A partire dall’Osservatorio Nazionale per l’edilizia scolastica che si riunisce al Miur e che mette insieme tutti i soggetti interessati per consentire una rapida attuazione delle misure in campo. Si tratta di una cabina di regia che era stata pensata 20 anni fa e non era mai stata attivata. L’Osservatorio è stato aperto anche alle associazioni e a quanti sono impegnati in questo ambito per migliorare la situazione delle nostre scuole. Perché il confronto è essenziale su questi temi. E lo porteremo avanti con convinzione. L'Osservatorio oltre ad essere stato istituito si riunisce con regolarità per un confronto continuo e incisivo. Tra i suoi compiti c’è anche il monitoraggio degli interventi, un elemento determinante per la pubblicazione dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, un database con tutte le informazioni principali e fondamentali degli istituti scolastici, dall’agibilità al collaudo statico, dalla presenza di barriere architettoniche a questioni relative all’efficientamento energetico. Anche l’Anagrafe è stata resa pubblica in questi anni, nell’agosto del 2015, e anche in questo caso dopo quasi 20 anni di attesa. La stiamo migliorando e vogliamo che sia sempre più chiara e accessibile. Stiamo andando verso una 'carta di identità elettronica’ per ogni edificio.
Vogliamo arrivarci per la fine di questo anno. Anche avere un Fondo unico per l’edilizia scolastica ci aiuta a lavorare più velocemente e a scorrere le priorità senza dover ricominciare daccapo ogni volta che si apre una fonte nuova di finanziamento. Potremmo dire di aver fatto abbastanza, ma sappiamo che la scuola ha ancora bisogno di molte attenzioni. E che queste vanno messe in campo rapidamente. Anche per questo a luglio abbiamo annunciato un'accelerazione nell'attuazione e abbiamo mobilitato altri 2, 6 miliardi con importanti risorse per l'antisismica e ripartendo, fra l'altro, 150 milioni per la costruzione di nuovi poli per l'infanzia. Un'attenzione particolare viene naturalmente riservata ai territori colpiti dal sisma del Centro Italia e due settimane fa abbiamo stanziato 6 milioni per strutture provvisorie a Ischia in attesa di intervenire sulle scuole danneggiate. Il governo ha ben presenti i propri obiettivi e le proprie responsabilità. Le risorse e gli strumenti ci sono. Oggi come mai prima d’ora. E consentono agli Enti Locali di agire rapidamente e ad ampio raggio. Lavorando tutti insieme, ognuno per la propria parte, possiamo davvero garantire a ragazze e ragazzi edifici sicuri, belli e innovativi".