Scuola, su liceo Virgilio di Roma non esiste nessun dossier del Miur
Con riferimento a notizie apparse oggi sulla stampa, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca chiarisce che non esiste nessun “dossier” o “report” del Miur sul liceo Virgilio di Roma. Il documento cui si fa riferimento oggi su “Il Messaggero”, il RAV (Rapporto di autovalutazione), viene prodotto dalle singole istituzioni scolastiche in completa autonomia, senza che vi sia alcuna convalida da parte del MIUR. Il RAV serve infatti alle scuole per individuare i propri punti di forza e debolezza e costruire, di conseguenza, il proprio piano di miglioramento.
Il RAV è stato introdotto nell’anno scolastico 2014/15 e tutte le scuole, statali e paritarie, lo compilano attraverso un modello unico a livello nazionale con indicatori comuni e dati comparati. Si tratta di 49 indicatori e oltre 100 tabelle con dati per ogni singola scuola forniti dal Ministero attraverso una piattaforma unica di riferimento a livello nazionale. Il Ministero, dunque, fornisce alle scuole i dati statistici per poter riflettere su se stesse ma non elabora la valutazione né, tantomeno, la convalida. Il MIUR garantisce poi la trasparenza di questi documenti attraverso la pubblicazione sul portale di servizio “Scuola in chiaro” (http://cercalatuascuola.istruzione.it/), dove i RAV vengono messi a disposizione delle famiglie e delle scuole stesse in uno spazio comune che rende più facile rintracciare questi documenti e compararli in un’ottica, appunto, di servizio.
Il RAV non è una “radiografia che passa ai raggi X la ‘coscienza’ del liceo” né è sottoposto, si ribadisce, ad alcuna convalida da parte del MIUR. Si tratta di un documento complesso: di ogni scuola è possibile prendere in esame i dati di contesto (fra cui popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse professionali), gli esiti (risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate INVALSI, risultati a distanza degli alunni, raggiungimento delle competenze chiave europee), i processi (le pratiche educative e didattiche e le pratiche gestionali e organizzative, dagli ambienti di apprendimento, all'orientamento, alla valorizzazione delle risorse umane) e, soprattutto, le priorità di miglioramento che sono l’obiettivo finale del lavoro svolto dalle singole scuole.