“Il diritto allo studio è garantito in tutte le scuole italiane, ma assicurarlo ai bambini e alle bambine che sono colpiti dalla malattia, e nei luoghi in cui si deve essere curati, è il modo più straordinario per dare attuazione alla nostra Costituzione”. Così la Ministra dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, inaugurando l'anno scolastico presso la Scuola in ospedale al 'Bambino Gesù', questa mattina, a Roma. "Il lavoro che viene fatto dalla Scuola in ospedale è straordinario. Il bambino o la bambina che entra in corsia – ha aggiunto la Ministra - subisce una grande sofferenza e si sente in un mondo che non è il suo. Trovare chi lo accudisce e lo cura, ma anche chi lo mantiene in relazione con il suo ambiente, con i suoi compagni e con lo studio, secondo me è straordinario”. La Scuola in ospedale potrà contare su maggiori risorse: "Quest'anno – ha annunciato la Ministra Fedeli - abbiamo aggiunto un milione di euro per finanziarla. Queste risorse andranno a sommarsi ai 2,5 milioni stanziati fino ad ora, ma credo che dobbiamo ragionare anche sul personale e sulle condizioni di esercizio didattico. Ci sono poi nuovi strumenti che il digitale mette a disposizione - ha proseguito Fedeli - e quindi serve una maggiore attenzione anche dal punto di vista dell'innovazione didattica".
Nell’anno scolastico appena concluso, il 2016-2017, sono state 245 le sezioni ospedaliere attivate e 58.049 le alunne e gli alunni che si sono avvalsi del servizio (quasi 4.000 quelli della scuola secondaria di II grado). Mentre le docenti e i docenti impegnati in corsia sono stati 784. Per l’Istruzione domiciliare sono stati attivati più di 1.000 progetti sul territorio nazionale per 62.799 ore complessive. Sono alcuni dei numeri della Scuola in ospedale e dell’Istruzione domiciliare, due servizi pubblici che vogliono garantire i diritti all’istruzione e alla salute alle alunne e agli alunni costretti a sospendere temporaneamente la frequenza scolastica per la malattia. Riguardano le scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria di II grado. Le prime sezioni ospedaliere sono state istituite nel 1986 (con la circolare la Circolare Ministeriale n. 345, del 2 dicembre), come sezioni distaccate della scuola del territorio. Oggi il servizio è attivo in tutti i maggiori reparti ospedalieri del Paese e sono un esempio di come soggetti diversi – pur con obiettivi differenti – possono incontrarsi e interagire positivamente per la messa a punto di interventi che hanno un solo fine: promuovere il benessere e la crescita della persona, pur in situazioni di difficoltà.
La Legge 107 del 2015 sostiene la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione attraverso la previsione della garanzia dell’istruzione domiciliare.
I servizi di Scuola in ospedale e di Istruzione domiciliare hanno raggiunto oggi un notevole grado di complessità e di efficacia. Sono caratterizzati da grande flessibilità organizzativo-didattica. E questo per consentire risposte altamente personalizzate a situazioni che vedono l’intervento pedagogico concorrere con quello sanitario, nel difficile e delicato percorso di ripristino di una condizione di salute che corrisponda a quella indicata dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia". Particolare attenzione viene posta alla formazione e all’aggiornamento del personale docente, prevedendo momenti di formazione congiunta con gli operatori delle strutture sanitarie.