Presentato al CONI il progetto "Scuole aperte allo sport" per studentesse e studenti della secondaria di primo grado
La Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, hanno presentato oggi presso la sede del CONI il progetto sperimentale "Scuole aperte allo sport", rivolto alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Grazie a questo progetto, le scuole coinvolte, con la collaborazione di tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali, potranno offrire alle studentesse e agli studenti un pacchetto di attività sportive, da svolgere sia in orario scolastico che in quello extrascolastico, con l'obiettivo di favorire la pratica motoria e sportiva e di diffondere i valori educativi dello sport, anche in relazione al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
Saranno 100 le scuole coinvolte su tutto il territorio nazionale, con 1.500 classi e circa 30.000 ragazze e ragazzi partecipanti. Il progetto, per questo primo anno di sperimentazione, interesserà un istituto scolastico per provincia, che sarà individuato dagli Organismi Regionali dello Sport a Scuola, composti da rappresentanti del MIUR, del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), in base ai seguenti criteri:
a) capoluoghi di Provincia;
b) aree/quartieri di disagio socio-economico;
c) presenza di strutture adeguate all'interno del plesso (palestra/impianto sportivo scolastico);
d) disponibilità del plesso a ospitare l'attività sportiva proposta in orario curriculare ed extracurriculare;
e) messa a disposizione, gratuitamente, della palestra scolastica un pomeriggio a settimana per la realizzazione del progetto (pomeriggi sportivi).
La Ministra Fedeli ha dichiarato: "Grazie a questo progetto diamo la possibilità a studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, di età compresa quindi tra gli 11 e i 13 anni, di avviarsi a uno sport, di avvicinarsi alla pratica motoria, anche quando le condizioni economiche della famiglia non lo permetterebbero. 'Scuole aperte allo sport' consente infatti di usufruire gratuitamente delle palestre, delle insegnanti e degli insegnanti di educazione fisica, dei tecnici federali anche oltre l'orario scolastico: le ragazze e i ragazzi possono mettersi alla prova in tre sport differenti ed essere seguiti da professionisti specializzati. Questo anche e soprattutto in quei contesti più a rischio, nelle periferie o nei quartieri disagiati. Lo sport è un'attività aggregativa, con questo progetto lo diventerà ancora di più all'interno delle scuole, centri di coesione sociale. E le nostre giovani e i nostri giovani verranno inseriti – attraverso questa esperienza – in un percorso educativo di inclusione, di condivisione e di solidarietà".
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha sottolineato l'importanza del progetto: "In questi anni abbiamo fatto molta strada con il MIUR e con la Ministra Fedeli. Prima del mio arrivo non c'era un dipartimento che si occupava dei rapporti tra sport e scuola, lo abbiamo creato perché era diventato una necessità. L'Italia ha ereditato una situazione complicata sotto questo aspetto, stiamo cercando di correre ai ripari. Se siamo ancora quinti al mondo nel medagliere olimpico estivo e invernale e se vinciamo ancora tanti titoli mondiali individuali - come accaduto nel 2017 -, pensate cosa potremmo fare se riuscissimo ad avere una spinta dal settore scolastico. Siamo già dei colossi, diventeremmo qualcosa di ancora più grande rispetto al modello che già rappresentiamo. Non so cosa accadrà con la prossima legislatura ma dobbiamo cercare di farci carico della parola scuola integrando il nostro know how, così come lo sport deve essere inserito nella Costituzione. Samsung è partner del CIO e poi ha scelto il CONI: anche questo intervento, come altri, lo mettiamo a favore dei rapporti con la scuola, anziché tenerlo per il nostro mondo. È un progetto che ci inorgoglisce e ci fa capire che siamo sulla strada giusta anche se c'è molto ancora da fare. Servono investimenti mirati che prescindono da chi arriverà dopo: questa è la madre di tutte le battaglie e vogliamo vincerla".
Gli istituti selezionati proporranno alle loro studentesse e ai loro studenti un pacchetto di attività sportive che comprenderà:
- "Settimane di sport", in ciascun plesso scolastico verrà avviato un percorso multisportivo di tre sport (uno per settimana: atletica leggera, ginnastica e un terzo sport o di squadra o con attrezzi, etc.) da svolgere durante l'orario scolastico.
- "Pomeriggi sportivi" che si svolgeranno durante un periodo di 6 mesi, in cui saranno realizzati corsi gratuiti relativi ai tre sport prescelti, una volta a settimana per un totale di 4 turni di un'ora ciascuno (a cui possono partecipare 20 ragazze e ragazzi per turno).
- Un Percorso valoriale (supportato da un kit di materiali, momenti di riflessione in classe e possibilità di realizzare elaborati) per la diffusione dei valori educativi del Fair Play e per fornire alle studentesse e agli studenti valori e conoscenze utili per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
Grazie a "Scuole aperte allo sport", agli istituti partecipanti verranno fornite attrezzature sportive di base necessarie per praticare i tre sport. Il kit verrà lasciato in dotazione alle scuole partecipanti per consentire alle e agli insegnanti di educazione fisica la prosecuzione dell'attività, anche a conclusione del percorso.
Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento attivo di un gruppo di Young Ambassador (composto da 3-4 ragazze e ragazzi delle classi terze delle scuole coinvolte), che seguiranno le compagne e i compagni nelle varie fasi di svolgimento del progetto, fungeranno da raccordo con le insegnanti e gli insegnanti, si occuperanno della partecipazione al contest e della realizzazione della festa finale del progetto a scuola. Accanto a loro, ci saranno anche gli Ambassador del progetto, campioni sportivi segnalati da ciascuna Federazione Sportiva Nazionale, per il loro coinvolgimento negli eventi sul territorio e per la diffusione, tra le ragazze e i ragazzi, del proprio sport e dei valori educativi ad esso connessi.
Rai Ragazzi si è resa disponibile a dare supporto di comunicazione all'iniziativa con il suo Canale Rai Gulp, (già in prima linea con il programma "Sport Stories" in onda la domenica alle 13.25, che racconta 30 storie di giovani atleti), per la promozione della pratica sportiva presso i giovani sia in tv che sul web.