Il Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha illustrato questa mattina l’andamento dei progetti di educazione stradale avviati nelle scuole nell’a.s. 2017/18, gli obiettivi e i risultati attesi ad un anno dall’avvio dell’offerta formativa, presente su “Edustrada”, la prima Piattaforma Nazionale sull’Educazione Stradale del MIUR. Dopo il saluto di Rosa De Pasquale, Capo Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del MIUR, sono intervenuti Riccardo Nencini, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giovanni Busacca, Direttore del Servizio Polizia Stradale, Umberto Guidoni, Segretario Generale Fondazione ANIA, Vincenzo Leanza, Responsabile Educazione Stradale ACI, per approfondire temi di sicurezza stradale, prevenzione incidenti, rispetto delle norme di sicurezza e mobilità sostenibile.
Il portale “Edustrada” rientra tra le iniziative messe in campo dal MIUR, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), la Polizia Stradale, ACI, Fondazione ANIA, Federazione Italiana Motociclisti, Federazione Ciclistica Italiana e l’Associazione Guarnieri. A partire dal 2016, le scuole hanno a disposizione un contenitore tematico su materiali, concorsi, iniziative e progetti didattici. L’offerta formativa è programmata in collaborazione con i partner ed è disponibile dai primi mesi dall’avvio dell’anno scolastico. Le scuole esprimono preferenze sui progetti direttamente online. Con queste nuove metodologie, il MIUR ha effettuato monitoraggi sempre più dettagliati su progetti territoriali e nazionali per programmare in maniera ancora più mirata iniziative e progetti di prevenzione ed educazione stradale.
Nel primo semestre 2017 le stime preliminari confermano una riduzione sia del numero di incidenti stradali sia di quello dei feriti, con flessioni del 4 e 5% in media rispetto ai dati consolidati dello stesso periodo del 2016. Si registra un’inversione di tendenza per le vittime, che tornano a crescere, con incrementi compresi tra il 6,7 e l’8,2%. In questo scenario appare sempre più fondamentale e decisivo il lavoro preventivo ed educativo da fare nelle scuole. Il MIUR, in collaborazione con i partner, ha offerto per l’a.s. 2017/18 ben 22 progetti. Si sono registrate 1.443 adesioni per circa 800 scuole su tutto il territorio nazionale. Il numero maggiore di scuole aderenti ai progetti sul portale “Edustrada” si è registrato al Sud per il 50%, segue il Nord al 30% e il Centro al 20%. L’analisi dei progetti svolti in questi anni ha registrato un costante incremento del numero delle scuole impegnate in attività di educazione stradale.
“Comunicare efficacemente l’educazione stradale nelle scuole è il nostro obiettivo, occorre un lavoro di squadra – ha spiegato il Sottosegretario Toccafondi –. È un impegno costante che abbiamo preso in primo luogo con i ragazzi, veri protagonisti del futuro, per salvaguardarli dai rischi e dai pericoli della strada. Il percorso che conduce alla consapevolezza e all’interiorizzazione della normativa sulla sicurezza stradale da parte dei giovani – ha aggiunto il Sottosegretario – è lungo e complesso e necessita di un’attenzione costante da parte di tutti. In sinergia con MIT, Polizia Stradale, Fondazione ANIA, ACI, FCI (Federazione ciclistica italiana), FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e il contributo dell’Associazione Guarnieri, siamo riusciti a predisporre un coordinamento organizzativo per l’educazione stradale, operando un monitoraggio costante del numero di scuole ed alunni che hanno aderito e completato ciascun programma educativo. Consentire ai nostri ragazzi di muoversi in sicurezza nelle città va ben oltre l’obiettivo politico, esprime la nostra volontà di renderli cittadini attivi e consapevoli per una convivenza civile”, ha concluso Toccafondi.
“Questo Governo ha fatto della sicurezza stradale una priorità. Guidare con consapevolezza e dunque ‘educare’ ad un corretto comportamento sulla strada è ciò su cui abbiamo puntato. Per questo credo che il progetto ‘Edustrada’ sia stato un grande successo che continuerà ad avere ricadute positive sulla riduzione dei pericoli per gli utenti della strada. Partire dalla scuola era la cosa giusta da fare. Da anni mettiamo in campo, in collaborazione con il MIUR, Polizia Stradale e non solo, i nostri progetti di educazione stradale e i risultati seguitano a vedersi ”. È quanto ha affermato il Viceministro uscente alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini.
“Ad un anno dall’avvio dell’iniziativa la formazione ha coinvolto circa 400 insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria nelle regioni Lazio, Abruzzo, Campania, Veneto e Puglia oltre ad alcuni insegnanti della scuola secondaria di secondo grado di Roma per il progetto”, ha spiegato Nencini. “Un impegno significativo che integra e completa il lavoro fatto in questi anni sulla riqualificazione delle infrastrutture che abbiamo portato a termine al MIT”.
“I giovani rappresentano i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale – ha dichiarato il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giovanni Busacca – e costante è l’impegno della Polizia Stradale in questo settore. L’attività di sensibilizzazione alla sicurezza stradale rivolta agli studenti di tutta Italia prosegue anche nell’anno in corso, con Icaro 18, la più importante campagna di sicurezza stradale della Polizia di Stato in collaborazione con il MIUR, con il Dipartimento di Psicologia-Università di Roma ‘La Sapienza’, il MIT, il Moige, la Fondazione ANIA, il Gruppo autostradale Astm-Sias, l’A22 Autostrada del Brennero, la Federazione Ciclistica Italiana, Enel Green Power S.p.a.; quest’anno ha come tema la distrazione e gli utenti vulnerabili e sarà rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutte le province italiane. Prosegue inoltre l’impegno rivolto a rendere quanto più sicuri possibile i viaggi di istruzione dei nostri ragazzi: ‘Gite scolastiche in sicurezza’ è un esempio virtuoso della collaborazione istituzionale tra la Polizia di Stato ed il MIUR ed è una delle iniziative, tra quelle che portiamo avanti, della quale vediamo maggiormente i frutti e che ha consentito di raggiungere risultati davvero molto positivi, sia in termini di controlli che di informazione e sensibilizzazione, in un settore così delicato come è quello del trasporto scolastico”.
“Per combattere l’incidentalità stradale nel nostro Paese – ha spiegato il Segretario Generale della Fondazione ANIA, Umberto Guidoni – è fondamentale fare rete. È un concetto sul quale abbiamo basato la nostra azione negli anni e, alla luce dei risultati positivi ottenuti in termini di riduzione del numero e della gravità degli incidenti tra i giovani, possiamo dire che la strada è quella giusta. Un progetto come ‘Edustrada’ rappresenta la perfetta sintesi della sinergia che ci deve essere tra settore pubblico e settore privato, un’azione coordinata nella quale ognuno fa la propria parte: associazioni, istituzioni, scuole, famiglie e forze dell’ordine. La sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole è fondamentale per orientarli verso il rispetto delle regole della strada. È una ferma convinzione anche del settore assicurativo che, proprio per questo, attraverso la Fondazione ANIA, continua ad investire in progetti come ‘Edustrada’ che, dallo scorso novembre ad oggi, ci ha consentito di avviare importanti attività nelle scuole coinvolgendo oltre 3mila ragazzi in varie città d’Italia: 2mila nel tour che si è svolto a dicembre dedicato alla guida sicura in auto e oltre mille nel tour che parte proprio oggi da Cosenza e che sarà dedicato alla sicurezza su motocicli e ciclomotori”.
“La tradizionale collaborazione tra ACI e MIUR - dichiara Enzo Leanza, Direttore dell'Automobile Club d'Italia per l’Educazione Stradale, la Mobilità e il Turismo - trova nell'opportunità offerta dal portale ‘Edustrada’ la modalità digitale più efficace per portare a conoscenza di tutte le scuole i programmi info-formativi di ACI, realizzati negli ultimi anni e in costante aggiornamento per rispondere al meglio alle sempre nuove esigenze di studenti e docenti. Fare sistema è la migliore strategia per raggiungere il maggior numero di giovani con attività formative realizzate in sinergia da tutti i partner istituzionali. L’ACI e gli Automobile Club che operano sul territorio confermano il proprio impegno quotidiano in questo programma condiviso di educazione alla sicurezza stradale, finalizzato a rendere i ragazzi sempre più informati e consapevoli dei rischi della strada”.