La scuola “rappresenta la sede privilegiata in cui promuovere valori universali come quelli della solidarietà, della pace e del dialogo fra le diverse culture. Riflettere a scuola su questi temi vuol dire farne un centro di coesione sociale, il luogo in cui si pongono le basi per una convivenza civile che si giova dei talenti, dell’esercizio delle libertà e dei diritti di ogni donna e di ogni uomo”. Lo dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in occasione dell’invio di una circolare alle scuole per il Giorno del dono che si celebra domani, 4 ottobre, secondo quanto previsto dalla legge n.110 del 14 luglio del 2015.
“Mettere le proprie risorse al servizio degli altri, scegliere di condividere il proprio tempo, la propria energia, la propria intelligenza, il proprio impegno significa sentirsi parte di una comunità. Educare al dono – prosegue Fedeli - è decisivo per una convivenza democratica. È uno degli aspetti più importanti e fondanti, insieme al tema del dialogo con l’altro, di quella cittadinanza attiva che vogliamo promuovere fra le studentesse e gli studenti, anche con iniziative come questa”.
La legge, ricorda la circolare indirizzata a tutte le istituzioni scolastiche, individua nel Giorno del dono un’occasione per “offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società” ravvisando in esse “una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa”.
Il Parlamento italiano, con la legge n. 24 del 10 febbraio 2005, ha riconosciuto poi il 4 ottobre anche quale “solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse”, in onore dei Santi Patroni speciali d'Italia San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena. Dono, dialogo, rispetto sono dunque le parole chiave sulle quali le scuole sono invitate a riflettere. Anche attraverso il “Calendario del dialogo – le feste delle comunità”, realizzato dalla Commissione sul pluralismo, la libertà e lo studio delle scienze religiose a scuola, istituita presso il MIUR, allegato alla circolare.