Ministri del G7, rappresentanti dell'Unione Europea, dell'Unione Africana, dell'Ucraina, del Brasile e delle Organizzazioni Internazionali,
è con grande piacere che vi do il benvenuto a Trieste, in questo meraviglioso Castello di Miramare, per aprire questa Riunione Ministeriale del G7 sull'Istruzione.
Non è un caso che abbiamo scelto Trieste per ospitare questo incontro. Grazie alla sua posizione geografica, Trieste è una città unica, crocevia di persone, lingue e culture, che ben rappresenta lo spirito del multilateralismo, della tradizionale cooperazione tra i Paesi del G7 per trovare soluzioni alle sfide globali.
Con questo spirito, siamo qui riuniti per riaffermare il valore universale e il ruolo centrale dell'istruzione in merito a molte sfide globali e per raggiungere gli obiettivi del G7 di crescita sociale ed economica, accelerazione e sostegno dell'innovazione tecnologica, prosperità e pace.
Le evidenze fornite dalle Organizzazioni Internazionali dimostrano che le politiche educative realmente efficaci sono fondamentali per sostenere i giovani verso il pieno sviluppo dei loro talenti e, più in generale, per garantire la crescita sociale ed economica.
L'istruzione può davvero creare le condizioni per la vera indipendenza della persona, facilitando il suo sviluppo e la sua piena realizzazione, quando promuove l'acquisizione di competenze ma anche dei valori fondamentali, che sono essenziali per diventare cittadini attivi e responsabili.
I dati pubblicati nell'ultimo anno, tuttavia, evidenziano che le condizioni economiche e sociali di una persona influenzano in modo significativo il successo scolastico e la carriera professionale.
Vi sono ancora notevoli carenze di competenze e tassi elevati di abbandono scolastico precoce tra gli studenti più svantaggiati e i sistemi di istruzione non riescono a fornire loro un sostegno adeguato, o ad offrire percorsi di orientamento e di istruzione e formazione che incoraggino la realizzazione dei talenti variegati e multiformi dei giovani.
È necessario cambiare rotta. Non possiamo permettercelo, soprattutto in un periodo di crescente instabilità e sfide internazionali, come l'accelerazione dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale.
Insieme, dobbiamo ripensare la missione dell'istruzione, promuovendo sistemi che facilitino lo sviluppo del potenziale di ciascuno, senza lasciare indietro nessuno, anche attraverso nuovi percorsi tecnici e professionali, per la piena realizzazione di ogni persona nella prospettiva di un'adeguata integrazione nella società e nel mercato del lavoro.
Dobbiamo lavorare insieme, condividendo approcci pedagogici e soluzioni di successo per acquisire una conoscenza più profonda e promuovere costanti progressi delle buone pratiche e migliori risultati di apprendimento. È altresì essenziale rafforzare la nostra cooperazione al di là dei paesi del G7, in particolare con l'Unione africana e i paesi africani, e garantire la continuità dell'istruzione in caso di conflitti, crisi, sfollamenti.
Questi giorni insieme offriranno un'importante opportunità per portare avanti la discussione sulle politiche per l'istruzione, con una riflessione comune sul tipo di modello scolastico a cui dovremmo mirare.
Lavoriamo insieme, verso una scuola democratica aperta a tutti, in grado di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dei migliori risultati che ogni studente, con impegno e responsabilità, può raggiungere. Aiutiamo ogni giovane a sviluppare i propri talenti e capacità, senza sottovalutare le diverse intelligenze. Sono profondamente convinto che ogni giovane studente sia come una lampada ad olio che aspetta solo il fuoco per accendersi. La scuola innovativa deve essere quel fuoco.