Def, Fedeli: “Dimostra che lavoro svolto positivo, si prosegua su questa strada.
Investimento prioritario su scuola, università e ricerca”
“Il Def approvato oggi in Consiglio dei ministri conferma che le politiche attuate in questi anni andavano nella giusta direzione. Se si darà loro continuità, ulteriori risultati positivi saranno possibili”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il Documento di Economia e Finanza.
“La serietà dimostrata sui conti pubblici, l’impegno nel realizzare misure di sostegno alla crescita e quello teso ad assicurare la credibilità del nostro Paese in ambito internazionale – prosegue la Ministra Fedeli – hanno permesso di affrontare e superare una difficile crisi economica e di registrare oggi anche dei dati significativi, non ultimo il calo di un punto percentuale del debito rispetto al Pil. È da sottolineare, inoltre, l’investimento per noi prioritario su scuola, università e ricerca. Investimento fondamentale per costruire una società e un’economia della conoscenza”.
Conclude la Ministra Fedeli: “Quanto fatto però non basta, se guardiamo ai dati relativi alle diseguaglianze presenti nel nostro Paese. L’Italia deve proseguire sulla strada imboccata in questi anni, continuare ad investire sull’intera filiera del sapere e rafforzare le politiche utili a tradurre i segnali positivi registrati sul piano economico e finanziario in misure concrete a beneficio delle fasce più deboli della popolazione. Da questo punto di vista, l’importante novità introdotta dal Governo con il Reddito di inclusione dovrà essere sostenuta e ulteriormente rafforzata. Così come non andrà abbandonata l’innovazione introdotta nel Def, cioè l’allegato riguardante il rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes), che dimostra la volontà e l’impegno a far camminare parallelamente il percorso della stabilità dei conti con quello, necessario, utile a perseguire politiche di inclusione sociale e di lotta alle diseguaglianze”.