Il video racconto del Ministero dell’Istruzione e del Merito questa settimana è dedicato a due scuole di Savona: l’Istituto “Ferraris-Pancaldo”, che con i fondi “Riduzione dei divari” ha realizzato 250 percorsi di mentoring, e l’IISS “Boselli-Alberti-Mazzini-Da Vinci”, che ha avviato un percorso letterario, uno sportivo e un corso di mappe concettuali.
L’Istituto tecnico “Ferraris-Pancaldo” di Savona, che accoglie 1.500 studenti non solo dalla città di Savona, ma da tutta la provincia e dal basso Piemonte, ha utilizzato i fondi PNRR destinati alla Riduzione dei divari per contrastare i rischi di dispersione implicita, quindi di un mancato successo formativo.
Sono così stati potenziati e ampliati i corsi sulle competenze di base, i percorsi di mentoring e i laboratori co-curriculari, in cui i ragazzi hanno vissuto delle esperienze anche di crescita sociale. “L’opportunità che ci è stata data dal percorso dispersione”, spiega il Dirigente Scolastico, Alessandro Gozzi, “si è ben incardinata nell’attività che noi già svolgevamo con i nostri studenti ma ci ha dato la possibilità di una progettazione molto più ampia, con attività co-curricolari che abbiamo molto implementato rispetto a ciò che facevamo in precedenza”.
Nelle attività di mentoring, i ragazzi sono stati affiancati dai mentor da un punto di vista personale e psicologico, per lavorare su motivazione e orientamento. Undici insegnanti, inoltre, hanno seguito un percorso di formazione per diventare mentor, seguendo ciascuno otto ragazzi nei tre periodi coperti dal finanziamento, per un totale di 250 percorsi conclusi, ottenendo risultati positivi, come nel caso di alcuni ragazzi che avevano enormi difficoltà persino a entrare a scuola. Ai genitori, infine, sono stati proposti percorsi di aiuto alla genitorialità nell'adolescenza.
Anche l’IISS “Boselli-Alberti-Mazzini-Da Vinci”, sempre a Savona, ha utilizzato i fondi PNRR contro i divari e la dispersione per rispondere alle diverse esigenze dei suoi studenti con un alto numero di progetti.
Tra quelli più coinvolgenti, il progetto “Invisibile immaginare”, che prende ispirazione dall’opera “Le città invisibili” di Italo Calvino. Il libro che ne è scaturito, e al quale hanno partecipato numerosi alunni, contiene le loro storie, i ricordi, i pensieri e le emozioni. Un lavoro non solo didattico, ma un’opportunità di scambi culturali e sociali, per gettare le basi di una nuova società basata sull’ascolto, la comprensione, il pensare e dove nessuno viene emarginato ma anzi incluso e valorizzato, come ricorda una delle studentesse intervistate.
Nell’ambito delle attività co-curriculari, è inoltre stato organizzato anche un corso aperto a tutti sull’uso delle mappe concettuali come metodo di studio da poter spendere in tutte le discipline.
Per la riduzione dei divari, l’Istituto ha, poi, puntato sul progetto “Sport insieme,” al quale hanno partecipato molti ragazzi della scuola, anche diversamente abili, che hanno avuto la possibilità di socializzare e fare nuove amicizie. “Questi ragazzi hanno partecipato a tutte le misure in diverso modo”, è il commento di Elisa Falce, docente dell’Istituto. “Siamo certi che alla base della riuscita scolastica ci sia il piacere di fare le cose insieme, oltre al senso del dovere e la capacità di instaurare relazioni significative e positive tra gli alunni, tra i docenti e tra gli studenti e i docenti, perché una scuola è una comunità che cammina, fatta fondamentalmente di persone”.
#NoiSiamoLeScuole è il progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicato alle storie di didattica e di comunità e alle storie del PNRR Istruzione: