Il prossimo 30 novembre, a Bruxelles, i Ministri della Ricerca dell'Unione Europea saranno chiamati a dare il primo 'via libera' al Programma Quadro per la ricerca e l'innovazione in Europa dal 2021 al 2027, denominato Orizzonte Europa.
"È un Programma che, per importanza e impostazione, è profondamente diverso da quelli che l'hanno preceduto - sottolinea il Vice Ministro MIUR, Lorenzo Fioramonti - perché per la società europea, per il sistema della ricerca, e in realtà per l'umanità intera, il decennio dal 2020 al 2030 sarà decisivo: o ci si mette d'impegno per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile approvati dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, oppure si rischierà un regresso pericoloso e senza precedenti. Se non si interviene presto ed efficacemente, vi è il concreto rischio che solo una frazione minoritaria della società possa domani usufruire dei benefici dell'innovazione, escludendo da essi la maggioranza, con immaginabili, fosche conseguenze in termini di coesione e pace sociale. Non solo: la frequenza di fenomeni catastrofici, come quelli che hanno colpito nelle ultime settimane il nostro Paese, è destinata ineluttabilmente ad aumentare. Per questo - prosegue Fioramonti - abbiamo apprezzato l'idea di introdurre nel Programma Quadro Orizzonte Europa obiettivi molto concreti e di grande impatto su questioni assolutamente prioritarie, benché finora non sempre prese in giusta considerazione", conclude Fioramonti.
Il MIUR ha intanto condotto una consultazione pubblica tra i 'professionisti della ricerca' (Università, Enti di ricerca), e fra amministratori, sistema produttivo e associazioni di categoria, per identificare meglio quali siano, per l'Italia, le priorità.
Il viceministro spiega: "La consultazione avviata in Italia è un esempio unico in Europa. Abbiamo trasmesso alla Commissione Europea i risultati di questa consultazione e finora ci sembra che la Commissione non abbia dato al nostro contributo il peso che meriterebbe
Di questo si sono accorti i Presidenti di alcuni fra i maggiori Enti di Ricerca nazionali, nonché i Presidenti della Conferenza dei Rettori e dell'Accademia dei Lincei, che hanno inviato al MIUR un appello affinché le priorità riconosciute dal Paese, ed in particolare il tema della riduzione dei rischi di disastri naturali, siano tradotte in issues concrete da inserire nel Programma Quadro. A tal proposito Fioramonti garantisce: "M'impegno personalmente, in rappresentanza del Governo Italiano, a promuovere con forza questa richiesta al tavolo di Bruxelles in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, a nome dei cittadini e dei ricercatori italiani, facendo tutto quanto serva affinché la UE ci ascolti, faccia tesoro del buon lavoro svolto e corregga il tiro rispetto alle politiche ambientali, di sviluppo e di adeguamento dei programmi di innovazione ai nuovi standard imposti dai mutamenti della realtà a noi contemporanea".
Per promuovere l'impegno ministeriale e il lavoro svolto con le parti in causa, il viceministro Fioramonti ha voluto lanciare l'hashtag #italyisback : l'Italia è di nuovo presente, e di nuovo vuole contare.