Spiace constatare che nel pezzo di Gianna Fregonara pubblicato oggi sul Corriere vi sono diverse inesattezze nella descrizione delle novità che caratterizzano il nuovo anno scolastico.
Iniziamo dalle Linee Guida sulla educazione civica. Non vengono modificate quelle del Ministro Bussetti, bensì quelle del Ministro Azzolina che, come previsto nello stesso Dm che le adottava, avevano carattere provvisorio per tre anni scolastici in quanto non stabilivano i traguardi e gli obiettivi di apprendimento; pertanto era necessario intervenire con nuove Linee guida.
Il Cspi non è il comitato tecnico scientifico del Ministero, ma il Consiglio superiore della pubblica istruzione, organo consultivo del Ministero costituito in maggioranza da membri elettivi indicati dalle organizzazioni sindacali e per una quota consistente da membri nominati, nella compagine che si è espressa sulle Linee guida, con decreto del 2020 dallo stesso Ministro Azzolina.
L’osservazione del CSPI sulla non necessità di sostituzione delle vecchie Linee guida trova smentita nella stessa legge che ha istituito l’insegnamento dell’educazione civica.
Alcune osservazioni dello stesso CSPI sulla formulazione dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento sono state accolte, altre invece denotano un pregiudizio ideologico e dunque sono state respinte.
Veniamo alla riforma della istruzione tecnica e professionale.
Le iscrizioni al percorso 4 + 2 sono state di più di quelle indicate nel pezzo, raggiungendo una cifra superiore alle attese, soprattutto se si ricorda che sono state acquisite a gennaio 2024, quando il decreto istitutivo della sperimentazione è del 7 dicembre 2023. Non è vero che vi sono stati ritardi nella predisposizione di nuovi posti e nuove strutture per gli Its, che avrebbero condizionato le iscrizioni.
Nessun rinvio per le norme sui docenti di sostegno e sui docenti di italiano per studenti stranieri. Partiranno già in questo anno scolastico, come da tempo annunciato, i corsi per specializzare 85.000 docenti di sostegno da parte di INDIRE. Inoltre, già in questo anno scolastico i genitori potranno scegliere la continuità sul sostegno per i propri figli che opererà ovviamente a partire dal prossimo anno. La formazione dei docenti di italiano per stranieri partirà anch’essa da questo anno e, come da legge, consentirà le assunzioni dal prossimo. I supplenti non sono "oltre 200.000", questa è la stima della Cgil.
La stima del Ministero, che andrebbe quanto meno considerata e che è stata resa nota ufficialmente, parla di 165000 precari con contratto fino al 30 giugno ovvero con contratto annuale, che si ridurranno a 155.000 per dicembre quando tutti i concorsi saranno conclusi, con una riduzione di 5000 rispetto agli anni scorsi.
Ministero dell'Istruzione e del Merito