È stata riattivata oggi la piattaforma web per la Carta del Docente (http://www.miur.gov.it/web/guest/-/carta-del-docen-1), il borsellino elettronico che permette di utilizzare le risorse a disposizione di ogni insegnante per la formazione e l’aggiornamento professionale. La piattaforma era stata temporaneamente sospesa nei giorni scorsi per permettere le necessarie operazioni di aggiornamento per il nuovo anno scolastico.
Sono quasi 9 su 10 le docenti e i docenti che risultano registrati alla piattaforma nell’anno scolastico appena concluso (635.098 sui 723.950 previsti) e che hanno effettuato acquisti. Più di 256,5 milioni di euro l’importo totale speso. In particolare le insegnanti e gli insegnanti hanno utilizzato il bonus a loro disposizione per l’acquisto di hardware e software, per la somma di quasi 199 milioni di euro (il 77,44 per cento della spesa totale). A seguire, i fondi sono stati utilizzati per libri e testi, anche in formato digitale (per oltre 38 milioni di euro, il 14,93 per cento dell'importo totale); per corsi di formazione e aggiornamento (quasi 17 milioni di euro, il 6,60 per cento); per l’acquisto di biglietti per spettacoli teatrali, cinematografici, musei, mostre ed eventi culturali.
La Carta, prevista dalla legge 107 del 2015 (La Buona Scuola), anche per questo anno scolastico mette a disposizione di ciascuna e ciascun docente 500 euro per l’acquisto di libri e testi, pubblicazioni e riviste, hardware e software, biglietti per musei, mostre, eventi culturali, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del Piano triennale dell’offerta formativa, corsi per attività di aggiornamento e qualificazione professionale, iscrizione a corsi di laurea.
Ogni insegnante in possesso di una utenza SPID (chi ne è ancora sprovvisto può richiederla accedendo alla piattaforma) potrà utilizzare da subito il proprio bonus. Nelle prossime settimane, e comunque entro la fine del mese di ottobre, sarà accreditato l’importo eventualmente non speso nel precedente anno scolastico (o i bonus non validati). E questo per permettere le operazioni di verifica e di aggiornamento.