Il video racconto del Ministero dell’Istruzione e del Merito questa settimana è dedicato a due scuole di Portici, in provincia di Napoli: l’IIS “Francesco Saverio Nitti” che, con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Scuola 4.0” e “Riduzione dei divari”, ha realizzato laboratori di informatica, chimica, video giornalismo e avviato corsi di ceramica, teatro e percussioni, e l’IC1 “Don Bosco Melloni”, che ha dato vita a progetti di musica, canto e arte visiva contro la dispersione scolastica, sempre con fondi PNRR per il superamento dei divari territoriali.
Con le misure di finanziamento del PNRR per la Scuola 4.0, l’Istituto “Francesco Saverio Nitti” di Portici ha potuto adeguare gli ambienti di apprendimento alle nuove metodologie didattiche, rafforzando la propria capacità di creare collegamenti efficaci con il mondo del lavoro. “L’Istituto ha ricevuto tutte le misure di finanziamento del PNRR”, sottolinea la Dirigente Scolastica, Immacolata Iadicicco, “per il contrasto alla dispersione e per intercettare i talenti e prepararli al meglio alle professionalità richieste dal mercato del lavoro”.
Grazie ai fondi per la Scuola 4.0, il laboratorio di informatica è stato potenziato con tecnologie per la realtà aumentata, mentre il laboratorio di chimica è stato ristrutturato e trasformato in un ambiente polifunzionale con banchi completamente cablati, piani antiacido e una moderna cappa assolutamente a norma, permettendo ai ragazzi di familiarizzare con i dispositivi di protezione collettiva. Nel laboratorio tv ognuno ha un preciso ruolo e responsabilità come in uno vero studio televisivo, grazie agli investimenti che la scuola ha potuto realizzare in macchinari, mezzi e luoghi adatti.
Un acquisto importante è stato, inoltre, un software per l’approfondimento delle discipline turistiche aziendali, che dà la possibilità ai docenti di interagire con ciascun alunno per migliorare e monitorare gli apprendimenti.
Con i finanziamenti del PNRR per la riduzione dei divari territoriali, l’Istituto “Nitti” ha invece potuto prevedere la realizzazione di undici laboratori co-curricolari, oltre a centinaia di ore di mentoring, con rapporto uno a uno da parte dei docenti con gli studenti e le loro famiglie. “Noi accogliamo i ragazzi singolarmente”, spiega la counselor Adriana Libonati, “in un ambiente che favorisce un rapporto di apertura e serenità per il ragazzo che porta con sé la propria storia. Attraverso questa storia, stabiliamo contatti di grande fiducia con lo studente, per far emergere le sue capacità, abilità, competenze e definire insieme nuovi percorsi basati su metodologie e strumenti applicabili alla propria vita scolastica, ma anche a quella personale”.
Inoltre, sono stati realizzati un laboratorio didattico di ceramica per le mamme, un caffè letterario per la presentazione di libri, un laboratorio teatrale per i ragazzi, per imparare la storia attraverso linguaggi alternativi, un progetto di studio delle percussioni tipiche della tradizione locale e un progetto di telegiornale della scuola.
Al “Don Bosco Melloni” il grande murales di solidarietà verso le donne vittime di violenza
Sempre a Portici, l’Istituto Comprensivo 1 “Don Bosco Melloni” ha utilizzato i fondi PNRR contro la dispersione scolastica per entrare in rete con altri istituti del territorio, compreso anche il “Francesco Saverio Nitti”, e condividere attività stimolanti per i giovani come alcuni progetti di musica, canto e arte visiva.
In particolare, a partire dall’anno scolastico 2024/25, è stato avviato un nuovo percorso musicale alla ricerca di ritmi particolari, ispirato al patrimonio campano della tammorra tradizionale. È stato anche realizzato un murales dedicato alla memoria di Teresa Buonocore, vittima della camorra. Gli studenti hanno, poi, lavorato a una rappresentazione a fumetti della loro visione della scuola, dei loro diritti e del ruolo degli insegnanti. Anche questo progetto ha continuato il suo percorso al “Nitti”.
“Questi progetti sono importanti da un punto di vista didattico e sociale”, commenta Gennaro Ciccarelli, docente dell’Istituto, “perché gli alunni hanno bisogno di attività diverse, che li coinvolgano in prima persona e che facciano sì che la scuola sia più vicina a loro”. Inoltre, la continuità che si è voluta instaurare tra la scuola primaria e la scuola secondaria fa sì che il passaggio dall’una all’altra non risulti un salto nel vuoto e aiuti una scelta più consapevole degli studi superiori. “Attraverso queste iniziative condivise, i ragazzi hanno la possibilità”, prosegue Ciccarelli, “di conoscere gli istituti superiori, di capire anche quale potrebbe essere la scelta più idonea per il loro proseguimento accademico”.
#NoiSiamoLeScuole è il progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicato alle storie di didattica e di comunità e alle storie del PNRR Istruzione: