Nell’ambito dell’attività normativa del Governo il “ciclo di valutazione della regolazione” persegue la finalità di promuovere la qualità delle regole sia in fase di progettazione degli interventi normativi, sia nel corso della loro attuazione e revisione.
Gli strumenti di qualità della regolazione che le amministrazioni statali devono applicare, secondo la normativa vigente, sono i seguenti:
- AIR - analisi dell’impatto della regolazione
- VIR - verifica degli impatti della regolazione
- ATN - analisi tecnico - normativa
Tali strumenti vanno considerati in modo integrato, in quanto parte di una complessiva strategia volta a migliorare il quadro regolatorio e ad assicurare che le nuove norme introdotte nell’ordinamento, così come quelle esistenti, rispondano alle effettive esigenze dei destinatari, siano coerenti con gli obiettivi del Governo e non impongano costi eccessivi ed ingiustificati.
La normativa di riferimento in materia è costituita dal DPCM 15 settembre 2017, n. 169 “Regolamento recante disciplina sull’analisi dell’impatto della regolamentazione, la verifica dell’impatto della regolamentazione e la consultazione”.
Analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR)
L’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR) è un percorso logico che le amministrazioni devono seguire nel corso dell’istruttoria normativa al fine di valutare l’impatto atteso delle opzioni di intervento considerate su cittadini e imprese e sull’organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
L’AIR è svolta dall’amministrazione competente all’iniziativa normativa, che svolge un’analisi delle motivazioni che richiedono un intervento normativo, identifica gli obiettivi che intende perseguire, elabora e valuta una serie di opzioni (inclusa l’opzione di non intervento), con particolare attenzione agli effetti attesi sui destinatari, e motiva la scelta finale.
Nell’ambito dell’AIR l’amministrazione svolge consultazioni con i vari stakeholders al fine di raccogliere dati, opinioni e suggerimenti. I risultati dell’analisi e la descrizione del percorso logico seguito dall’amministrazione proponente sono riassunti nella “Relazione AIR”. L’AIR è prevista per gli atti normativi del Governo, compresi gli atti adottati dai singoli Ministri, per i provvedimenti interministeriali e i disegni di legge di iniziativa governativa, fatti salvi i casi di esclusione e di esenzione.
Verifica di impatto regolatorio (VIR)
La verifica dell'impatto regolatorio consiste nella valutazione del raggiungimento delle finalità di uno o più atti normativi, nonché nella stima degli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
La finalità della VIR è, dunque, di fornire, a distanza di un certo periodo di tempo dall’introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull’impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di valutare possibili revisioni della regolazione in vigore.
Così come per l’AIR, lo svolgimento della VIR richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
La VIR è effettuata sulla base di un Piano biennale per la valutazione e la revisione della regolamentazione, predisposto da ogni Amministrazione e approvato con decreto ministeriale, tenuto conto degli esiti delle consultazioni svolte.
La VIR si conclude con l’individuazione di eventuali misure integrative o correttive della regolazione in vigore.
Competente a svolgere la VIR è l’amministrazione che ha effettuato l'AIR sull'atto normativo oggetto di verifica ovvero, in mancanza di una precedente AIR, l'amministrazione cui compete l’iniziativa in ordine all’atto normativo oggetto di verifica.
Piani biennali per la valutazione e la revisione della regolamentazione
Il DPCM n. 169 del 2017 prevede che ciascuna amministrazione predisponga, con cadenza biennale, un “Piano per la valutazione e la revisione della regolamentazione” degli atti normativi di propria competenza.
Il Piano biennale per la valutazione e la revisione della regolamentazione è pubblicato sul sito internet dell’amministrazione ed è sottoposto a consultazione pubblica per almeno quattro settimane. La consultazione, oltre che sui contenuti del piano, può essere rivolta anche a raccogliere primi commenti e informazioni riferiti agli effetti e alle eventuali criticità degli atti selezionati.
Al termine della consultazione, il Piano è approvato con decreto ministeriale e pubblicato sul sito dell’amministrazione.
Sulla base del Piano suddetto, l’amministrazione procede ad effettuare la valutazione di impatto della regolamentazione (VIR) sui provvedimenti indicati nel Piano stesso.
Una volta conclusa ciascuna VIR, è concluso il ciclo di valutazione della regolazione, in aderenza, appunto, ad una visione ciclica della regolazione e del relativo sistema di valutazione.
Analisi tecnico-normativa (ATN)
L’analisi tecnico-normativa (ATN), unitamente alle altre relazioni previste a corredo degli atti normativi, rappresenta un ulteriore strumento idoneo a supportare la qualità della regolazione e ad assicurare la trasparenza nell'iter di proposta, modifica e approvazione dei provvedimenti normativi del Governo.
L'ATN è contenuta in una relazione che accompagna gli schemi di atti normativi adottati dal Governo ed i regolamenti, ministeriali o interministeriali.
L'ATN verifica l'incidenza della normativa proposta sull'ordinamento giuridico vigente, dà conto della sua conformità alla Costituzione, alla disciplina comunitaria e agli obblighi internazionali, nonché dei profili attinenti al rispetto delle competenze delle regioni e delle autonomie locali e ai precedenti interventi di delegificazione. L'analisi è condotta anche alla luce della giurisprudenza rilevante esistente, sia nazionale che comunitaria, e tiene conto di eventuali giudizi pendenti sul medesimo o analogo oggetto nonché dell'eventuale esistenza di procedure d'infrazione da parte della Commissione europea. L'ATN, inoltre, dà conto anche di eventuali progetti di modifica della stessa materia già in corso di esame. Nell’ATN deve essere data indicazione degli eventuali atti successivi attuativi e dei motivi per i quali non è possibile esaurire la disciplina con la normativa proposta e si rende necessario il rinvio a successivi provvedimenti attuativi, verificando la congruità dei termini previsti per la loro adozione.
Piano biennale VIR del Ministero dell’istruzione e del merito 2023/2024
CONSULTAZIONI IN CORSO
CONSULTAZIONI CONCLUSE
Riferimenti normativi
DPCM 15 settembre 2017, n. 169 “Regolamento recante disciplina sull’analisi dell’impatto della regolamentazione, la verifica dell’impatto della regolamentazione e la consultazione”.