Sono tre le scuole molisane della provincia di Campobasso premiate dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, tra gli istituti che hanno partecipato al concorso #ilvaloredelrispetto, promosso dalla Prefettura di Campobasso e dall’Ufficio Scolastico del Molise, in collaborazione con il Parco Archeologico di Sepino e la Fondazione “Molise Cultura”.
Il primo posto è stato ottenuto dalla classe “Quinta I” del Liceo linguistico I.I.S. “Pertini-Montini-Cuoco” di Campobasso; Il secondo posto è andato alle classi “3B-3C” Liceo scientifico del Convitto nazionale “Mario Pagano” di Campobasso; al terzo posto si è classificata la “Quarta A” Liceo delle scienze umane dell’Istituto omnicomprensivo “Di Lalla” di Casacalenda.
L’obiettivo del progetto (riferito all’anno scolastico 2023-2024) è sensibilizzare i giovani sul fenomeno della violenza domestica e di genere e sull’importanza di diffondere la cultura del rispetto dell’altro, di favorire il dialogo e di prevenire e contrastare i comportamenti di violenza e di indifferenza.
Il bando di concorso è stato rivolto alle studentesse e agli studenti delle classi del secondo biennio e dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Campobasso, che hanno partecipato alle selezioni con gruppi composti da massimo sette componenti per ogni elaborato. Il concorso ha previsto anche un’attività di formazione rivolta ai docenti.
Le scuole hanno partecipato con progetti multimediali, con slogan e spot di comunicazione sociale. La cerimonia di premiazione si svolta nell’aula magna del Convitto Nazionale “Mario Pagano” di Campobasso, alla presenza delle massime autorità del territorio e di molte studentesse e studenti. Gli istituti premiati parteciperanno ad attività culturali coordinate dalla Direzione Regionale Musei del Molise presso il Parco Archeologico di Sepino e a spettacoli programmati dalla Fondazione Molise Cultura.
“Rispetto e valore sono due termini che si devono tenere uniti – ha detto la Direttrice dell’USR Molise, Maria Chimisso – l’Italia ha reagito e sta reagendo al dramma della violenza di genere e lo sta facendo in un’ottica sistemica, coinvolgendo le autorità del territorio, le forze dell’ordine e anche il mondo della scuola. Resta un aspetto da affrontare: manca una riflessione su quegli ‘orchi inaspettati’ che si annidano talvolta anche nelle famiglie apparentemente più serene. Occorre una riflessione su come intervenire per aiutare quegli uomini a liberarsi di pesi interiori che producono tragedie familiari che purtroppo si ripercuotono su più generazioni. Questo è un compito di cui la scuola può e si deve fare carico”.
“Non c’è migliore istituzione come la scuola per poter contrastare fenomeni come questo – ha detto il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. – L’educazione è importante ed il ruolo della scuola è fondamentale. Non solo le ‘mafie’, ma anche il fenomeno dei femminicidi potrà essere sconfitto da azioni incisive messe in atto dal mondo della scuola. L’amore non è possesso, ma rispetto e dono”.